Il 28 maggio si corre la tappa numero 17 del Giro d’Italia 2014. La carovana rosa percorrerà i 205 chilometri che dividono Sarnonico, in Trentino, da Vittorio Veneto, in Veneto.
La scheda tecnica della Gazzetta dello Sport indica la tappa come “pianeggiante” ed è vero. Però, verso fine tappa, quasi al traguardo di Vittorio Veneto, i corridori incontreranno l’ultimo Gran Premio della Montagna di giornata sul Muro di Ca’ del Poggio, 242 metri sul livello del mare, in località Casotto.
I corridori sanno tre cose del Muro:
ha una pendenza massima del 18%,
è lungo 1.150 metri
e toglie la lucidità.
Bene, che c’entra tutto questo con noi?
C’entra, perché Andrea qualche giorno fa ha percorso tutto il Muro di corsa. Alberto lo ha seguito… in auto e guardate cosa è successo…
Vi assicuriamo che 5 minuti prima di iniziare la corsa il cielo era persino sereno.
Il Muro per Andrea è un luogo magico:
“Quando ero piccolino e si doveva provare l’automobile, mio papà mi portava sul Muro. Mi ricordo questa vertigine che ti prendeva lo stomaco scendendo. Poi sono cresciuto e per qualche tempo sono andato ad abitare vicino al Muro. Ho fatto un sacco di passeggiate al tramonto fino all’inizio della sua salita e lo guardavo dal basso. Una sera mi è montata la strana voglia di scalarlo in bicicletta… e l’ho fatto! Quando ho iniziato a correre, l’ho scalato a piedi. Mi sento a casa mentre arpiono il suo asfalto, che non lascia scampo se cambi il ritmo con cui hai iniziato. Macchina, bici, piedi… il 21 giugno mi sposo con Valentina. E la festa la faremo lassù, in cima al Muro. Beh, a questo punto spero che i miei compari non me lo facciano scalare spingendo mia moglie dentro una carriola!”
Ciao, Andrea (su Twitter @drewsakk e @per4piedi)
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