qui Andrea:
Oggi ho corso e mancano 32 chilometri per la quota 2.000 km percorsi. Sarà una soddisfazione arrivarci, ma dopo la doccia sarà un altro tassello da mettere all’interno di un puzzle che non so quanto sia grande.
Corro per mio nonno, che mi manca ogni giorno, anche se lo sento qui con me anche ora. L’ho capito durante la seconda Maratona che ho corso, la Treviso Marathon nel 2013. Quando stavo cedendo, ho stretto tutto quello che avevo, l’ho fatto per lui.
Ho preparato un allenamento specifico per Alberto questa settimana, ma lui non lo rispetta. Insubordinazione? No, è che lui, al di là del suo stile e della disciplina che mette quando scrive è insofferente alle regole. E’ un mulo ribelle!
Penso a questo progetto, penso che possa apparire strano, penso che mi sta divertendo e mi sta facendo conoscere qualcosa di me che non conoscevo.
… e c’è un vento spettacolare qui fuori.
qui Alberto:
Oggi ho corso e meno male. Le ultime due uscite non sono state buone, partivo forte poi buio all’improvviso. Testa con troppo traffico e ai 5 km mi sentivo scoppiare le gambe. Ammetto che ho provato qualche dubbio. E invece… oggi ho superato di nuovo i 10 chilometri e meno male che non ho mollato.
C’è qualcosa che mi spinge a correre, ma non so cosa sia. E in questo momento non mi importa. L’ho capito proprio ieri sera, mentre cercavo di rispettare il ritmo (1 km in 5 minuti e 30 secondi per 5 minuti) indicato da Andrea 300 km lontano da qui. Ho capito che c’è qualcosa e ho capito che adesso non importa cosa sia.
Andrea mi ha preparato un allenamento perfetto, lui è un bravo coach, sono io che sono un mulo ribelle. E la cosa che volevo più di tutto dalla corsa oggi era tornare a correre 10 km attorno all’ora.
Penso a questo progetto, penso che possa apparire strano, penso che mi sta divertendo e mi sta facendo conoscere qualcosa di me che non conoscevo.
… e c’è un vento spettacolare qui fuori.
Ciao Andrea e Alberto e su Twitter siamo @per4piedi