Tecnicamente la “Camignada poi siè refuge” – Camminata per sei rifugi – è una corsa in montagna non competitiva, lunga 30 km, che dal 1973 si svolge la prima domenica del mese di agosto tra le Dolomiti bellunesi.
I sei rifugi sono: Auronzo, Lavaredo, Locatelli, Cengia, Comici e Carducci.
Dalla Forcella Giralba (2.431 m) si scende fino ad Auronzo, lungo una discesa di quasi 7 km, con 1.600 metri di dislivello.
Come sempre alla fine di una corsa in me scatta la soddisfazione di averla conclusa e poi il pensiero che magari che potevo fare meglio. Quasi contemporaneamente nasce il proposito di iscrivermi ancora l’anno prossimo. Questo è un istinto quasi irresistibile se la corsa mi ha regalato emozioni.
Ed così, appena entrato nel palazzo del ghiaccio di Auronzo, la testa è andata alla Camignada 2015.
Il mio compagno di avventura Andrea “il Vise” ha terminato il percorso in 3 ore e 30 minuti, un’ora in meno di me, mentre tutti i miei compagni di viaggio della Fuel To Run sono arrivati dietro. Ma non importa. Anche Jessica, che iniziata la discesa si è fatta male e gli ultimi dieci km gli ha affrontati con un melone al posto del ginocchio, l’ha finita!
Come l’ha terminata l’ultimo, dopo più di 10 ore e la soddisfazione di dire:”Ce l’ho fatta!”
Sono emozioni forti!
Rimane l’emozione di aver corso su sentieri in cui camminavo da bambino, rivedo scenari che conosco e mi sono affiorati ricordi ormai sbiaditi. Dietro ogni roccia mi venivano in mente le prime fatiche e le vecchie sensazioni.
Rimangono le foto e i video per documentare a mio papà la corsa, che nella sua mente avrebbe voluto fare, e credo sia invidioso per questo.
Rimane la neve incontrata in più punti, gli applausi dei runner accanto a me sull’ultimo scollinamento, prima della interminabile discesa finale.
Mi rimane la soddisfazione di aver corso gli ultimi 6 km in piano ad un ritmo sostenuto visto che finalmente ero sul mio terreno abituale, con la gente in vacanza che fa il tifo, e soprattutto quella ragazzina che, a due km dall’arrivo, stava seduta su una sedia con un cartello sul quale aveva scritto “FORZA FORZA”.
Rimangono tanti ricordi e tante emozioni dopo le corse, personali, di gruppo e rimangono anche tanti propositi per il futuro e la voglia di cimentarsi con altre corse, altri limiti, altri sogni.
E a voi cosa è rimasto della Camignada? L’avete mai fatta?
Alla prossima corsa,
Andrea (@per4piedi)