Un post un po’ così, di quelli leggeri e forse un po’ cretini, da lunedì uggioso d’autunno.
Alcuni giorni fa Twitter ci fa rotolare addosso questa foto, che accende la nostra curiosità di runner.
Sembra che mettere una bustina di tè, non ancora utilizzata secondo britannica tradizione, dentro le scarpe da corsa sia un metodo efficiente ed efficace per assorbire i cattivi odori.
Sarà vero? Sarà una bufala?
La soluzione ci è nuova e ci diverte, così la condividiamo via Twitter e scopriamo che nessuno tra i nostri contatti la conosceva.
A questo punto, largo alla sperimentazione folle, tanto non costa nulla, e quindi via: immergiamo una bustina di tè nelle scarpe e vediamo cosa capita.
I tempi di infusione sono lunghi pensiamo, la Regina d’Inghilterra si strapperebbe la Manica dall’orrore, e chissà se alle Mizuno rosse il tè al bergamotto piace oppure avrebbero preferito del Principe di Galles.
Soprattuto: c’era per davvero bisogno di provare questa innovazione organolettica?
Per fortuna no, ma i runner non fanno cose ordinarie e noiose 🙂
I runner hanno fantasia da vendere.
E poi la sorpresa.
Le scarpe non prendono l’aroma del tè, tuttavia risultano avere un profumo più fresco del solito, quasi neutro. Più o meno, odorano di nuovo.
E questo è un fatto.
Pertanto, quella fotografia curiosa qualcosa di vero con sé portava e una nuova leggenda runner nasceva.
Del resto si dice che il tè sia la risposta a tante cose.
Tuttavia una domanda è ancora sospesa: qual è il modo corretto di scrivere tè in italiano? 🙂
Ora, quanti di voi proveranno a mettere una bustina tè nelle proprie scarpe da corsa?
Ciao,
Alberto e Andrea (@per4piedi)