Iram, Rebekah e Laura.

Il conto alla rovescia per l’Unesco Cities Marathon è entrato nel vivo.
Mancano tre settimane al 29 marzo.
In pratica, fa le capriole inesorabile.

Bene e giusto così. Ho già detto perché io ed Andrea abbiamo scelto di correre insieme questa Maratona, che sarà la mia prima. Per Andrea, dopo la Treviso Marathon, sarà la seconda in 29 giorni.

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L’Unesco Cities Marathon è un viaggio dedicato alle donne.
Ci sono tre storie di donne che renderanno ancora più viva questa Maratona.

Tre storie feroci.

Di quelle che se ti trovi in mezzo è più facile gettare la spugna e aspettare la fine, piuttosto che proseguire, cercare nuove forze, rinascere.

E invece queste due storie sono piene di disarmante tenacia, di umana voglia di affermare:“Io ci sono, nonostante tutto, io sono qui.”
L’Unesco Cities Marathon si è unita a Smileagain FVG, associazione fondata nel 2004 dal medico friulano Giuseppe Losasso per restituire dignità ai volti sfregiati dall’acido delle donne pakistane. Questa collaborazione porterà ad Aquileia, Iram Saeed, una donna pakistana vittima di un’aggressione con l’acido da parte di un uomo respinto.
Iram Saeed, domenica 29 marzo, sarà in Piazza Capitolo ad Aquileia, nei pressi del traguardo della maratona, per portare la propria testimonianza di donna ferita, nel fisico e nella psiche, cui Smileagain fvg ha restituito la dignità e il sorriso.

L’altra storia è quella di Rebekah Gregory, 28enne statunitense, che qualche mese fa ha subito l’amputazione della gamba sinistra sotto il ginocchio, conseguenza dell’attacco terroristico che ha devastato la Maratona di Boston il 15 aprile del 2013. Rebekah, grazie alla collaborazione tra Unesco Cities Marathon e @uxilia onlus, prenderà parte alla Maratona correndo con una protesi. 

Poi c’è Laura Bassi con l’energia dei suoi 20 anni. Il secondo giorno di estate del 2014 Laura è stata coinvolta in un tremendo incidente stradale nei pressi di Gemona del Friuli. Perdono la vita tre persone, tra le quali il fidanzato Laura. 

Lei sopravvive, ma per le gravissime ferite perde una gamba. La sua rinascita passa per un lungo percorso di riabilitazione, che prevede cure costanti presso l’ospedale Gervasutta di Udine. E Laura il 29 marzo parteciperà per un breve tratto all’Unesco Cities Marathon, al fianco di Mauro Ferrari, scienziato friulano di fama mondiale, esperto di nanotecnologie in campo medico e presidente del Methodist Research Institute di Houston, in Texas.

“Quand’ero ancora in terapia intensiva – spiega Laura – ho avuto la fortuna di conoscere Mauro Ferrari che, insieme alla moglie Paola, è venuto a farmi visita e mi ha incoraggiata a guardare avanti, parlandomi di sport e di tante belle iniziative che avrei potuto portare a termine una volta uscita dall’ospedale. L’Unesco Cities Marathon era un appuntamento che ci siamo dati, sono felice di parteciparvi.”

Mauro Ferrari ha voluto che Laura accettasse il ruolo di primo presidente di Achilles International Italia, l’organizzazione benefica fondata nel 1983 a New York da Dick Traum con lo scopo di promuovere l’attività sportiva tra i disabili.


Sono storie dense, vero? Ti quelle che ti fanno dire:“Ma come fanno?” Eppure Iram Rebekah e Laura lo fanno. 

 Alberto (@per4piedi)

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