Il contagio!

Il contagio è la situazione in cui qualcosa si propaga e si moltiplica e che genera qualcosa di nuovo.

La corsa, il movimento, per me sono un contagio positivo. Così capita in un giorno, come oggi, che vengo svegliato da una telefonata sulla soglia dell’alba: “Sono in coda al gruppo, vado con il mio passettino, ma al traguardo ci arrivo e ho incontrato un sacco di persone che non vedevo da tempo. Ho fatto anche una foto con Roberta di Sportway, sotto il gonfiabile della Brooks.”

  
Quella che chiama è mia mamma e sta parlando dall’ultimo dei 9 km di colline  e pavé a Conegliano, riempiti alle 5 e mezzo del mattino da un’onda arancione di persone, che hanno voluto condividere la dimensione della corsa o del movimento in un’ora inusuale.

Mia mamma che cammina velocemente alle cinque del mattino, mi parla di ritmo, passo, Sportway e Brooks… 
Ma cosa ho creato, mi chiedo?

E poi il contagio continua quando, a fine giornata, sulla soglia del tramonto ricevo una email e, ancora mia mamma, e mi racconta che:

L’arancione è un colore che dà ottimismo e regala sorrisi. Questa mattina Conegliano si è svegliata così: ottimista e sorridente.

  
Alle 5 l’aria era frizzante, il cielo ancora in penombra si preparava a regalarci il suo sereno, e le bandiere tricolori che già da diversi giorni attendono l’arrivo degli Alpini, si sono mescolate, allegre ed eleganti, all’imponente macchia arancione che ha animato via XX Settembre, per poi trasformarsi in un lungo serpentone. 

 
Il volto sorridente delle persone, entusiaste e felici di condividere questo simpatico e nobile evento, ha accompagnato l’allegro vociare degli 800 partecipanti, per nulla turbati dal suono così mattiniero della sveglia.

Uniti alla partenza, ognuno ha poi diversificato l’andatura in base alle proprie capacità e al….fiato!
  
Sicuramente la corsa non è per me! Le salite ancora meno. Si può ben capire quali siano stati il mio ritmo e la mia velocità: una serena camminata a passo deciso, regolare ma non molto veloce.

  
Ma cosa cambia???? L’importante per me è stato parteciparvi, incontrare amici di vecchia data che non vedevo da molto tempo, gustare l’aria fresca dell’alba, vedere il sorgere del sole che ad ogni mio passo diventava sempre più giallo, ammirare in un orario insolito le colline che amo immensamente e che mi avvolgono sempre nella loro serenità. 

  
E al ritorno, mentre me ne tornavo a casa, più fortunata di altri che dovevano velocemente recarsi in ufficio o in fabbrica, ho fatto una breve sosta sul ponte di San Martino ad osservare gli anatroccoli che iniziavano la loro giornata regalando ai passanti un’immagine di quiete e tranquillità. 

  
Mi sento invasa da un senso di pace e da una nuvola arancione che renderà gioioso il ricordo di questa aurora.


Ciao,

Gigia”

  

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