Come quando fuori piove.

Mi alzo dal letto presto una domenica mattina e scelgo di andare a correre.

Il sole in cielo è un “Buongiorno” da incorniciare.

Decido di provare un percorso di 16 chilometri, che equivalgono a 10 miglia. Mi incuriosisce questa distanza e al confine tra estate è autunno, il 19 settembre a Bibione c’è una gara di 16 km, mi piacerebbe correrla.

In strada non c’è nessuno, l’eco di qualche auto in lontananza, alcune persiane sono sollevate da ombre che subito spariscono inghiottite dietro i balconi.

Si va. E per quattro chilometri è soltanto sole e passi asciutti.

Poi, dietro la prima collina, si scatena un temporale estivo tropicale.

Goccioloni esplodono come gusci di noce sbattuti contro un tavolo di marmo. Vento in faccia, quasi spinge via il cappellino, che resta al suo posto come un soldatino di piombo.

La pioggia è naturale, fa parte del gioco, a volte è anche una buona compagna di corsa. Bagna capelli, corpo e pensieri.

A volte ha l’effetto di un battesimo.

A volte non lascia tregua, te la trovi ovunque. 

Un po’ di tutto, insomma.

  
E poi accade un gesto semplice e totale.

Al tredicesimo chilometro della mia nuotata a piedi mi sono fermato sotto la pensilina di un bar. Basta! Poco più di un’ora che correvo e la pioggia stava iniziando a darmi fastidio. Occhiali imperlati, umido, persino tremavo per il freddo.

“Hai bisogno di un asciugamano? Entra un momento. Da quanto sei lì fuori?”

Il barista stava aprendo il locale, lento come la domenica mattina. Tutto era ancora tranquillo fuori.

“Sono fradicio.”

“Non importa, stai tremando. Ti offro un caffè.”

Ora, in quelle condizioni e con ancora tre km da percorrere per ritornare alla doccia calda a casa, un caffè non è l’ideale… ma quell’offerta l’ho trovata di una generosità bellissima.

“Così mi spieghi anche perché invece di dormire, e con questo tempo, hai deciso di correre. Io non vi capisco.”

Così sono entrato nel bar e davanti ad un caffè fumante ho iniziato a rispondere:”Quando sono partito non pioveva e comunque sarei uscito a correre lo stesso…” 

  
Grazie!

Alberto

(@per4piedi)

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