Densità.

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Fa caldo in questi giorni? Quasi non ci si crede.

Noto che molte persone cercano di concentrare alcune attività in orari non usuali e l’alba acquista un significato diverso. Non mi piace questo caldo, ma mi piace questo effetto.

Per cercare il fresco, vedo molti runner che si svegliano prestissimo e corrono a svegliare il sole. Forse, magari mi illudo, sfruttare tutta la luce che i giorni mettono a disposizione diventerà una buona abitudine diffusa.

Fare qualcosa in un orario non solito amplifica la percezione di quel qualcosa. Almeno a me accade questo.

Correvo all’alba qualche giorno fa, a Parma, ma poteva essere qualunque altra città. La densità delle persone che si stava per ammassare in strada sembrava solo un sogno dai contorni incerti.

Costruzioni, ponti, edifici, l’incastro delle strade era qualcosa di improvvisamente nuovo, ed era diverso anche dal giorno prima. E sarà diverso ancora la prossima alba che ci correrò attraverso. 

 

L’aria riserva odori che ci si dimentica durante il giorno. La luce rimbalza sulle poche auto in modo particolare. Gli automobilisti stessi, per una volta, sembra si sentano ospiti. 

Di lì a poco, le strade saranno riempite dal consueto mulinello di destini incrociati, umidi, fumanti. 

Ed è grazie a questa assenza, conquistata per una scelta a passo di corsa, che mi accorgo di quanto possa essere densa una città. Da quanti scontri, opinioni, malumori, gioie non attese, colori, semafori, inibizioni, provocazioni, atti di superbia, atti di gentilezza siano avvinghiate le città in ogni istante, appena dopo l’alba. 

Invece, adesso è un momento di quiete e di rincorsa. Qualcuno lo potrebbe definire “orientale“, come se il lato del cielo (ma non era una sfera?) dal quale proviene il sole avesse in sé qualcosa di calmo per natura.

  

E tu corri, ti viene naturale essere naturale in tutto. A me sembra quasi di essere uno strumento che ritrova il suono, quasi una racchetta da tennis che viene riaccordata. È un’attesa senza ansie. È una tensione dolce, come quando la vedi dopo un lungo periodo e anche dieci minuti con lei ti fanno riprendere il respiro. 

Poco dopo l’alba addosso mi trovo una luce senza fretta e domande, sembra dica:”Ti stavo aspettando, adesso scegli tu quando andare via.”

 
È qualcosa di denso, in senso positivo.

Ciao,

Alberto (@per4piedi) 

Un commento Aggiungi il tuo

  1. aspiranterunner ha detto:

    ciao. ti ho nominato per il Liebster Award. Se ti va 😉

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