L’abito non farà il monaco, però serve. Specie se è caldo, confortevole e fuori l’inverno sta per arrivare.
Dopo la Maratona di Venezia ho ripreso a correre senza forzare. Lo scopo è godermi la lentezza per apprezzare di nuovo la velocità.
Sto andando per gradi. E di gradi fuori ce ne sono sempre meno. Così mi sono fatto un regalo e, consigliato dai miei amici di Sportway, ho scelto la Breath Thermo Storm Windtop di Mizuno.
Va bene, non è stato difficile consigliarmi, a me il marchio giapponese piace molto.
Però questa maglia tecnica racchiude quasi tutti gli elementi per cui il brand di Osaka soddisfa i miei gusti. È essenziale, immediata e comoda.
E sono caratteristiche che sento appena la indosso e inizio la mia prima corsa con il regalo di Natale che mi sono fatto.
Quasi 15 km su e giù per le colline di Conegliano, verso il tramonto. Temperatura attorno ai 4 gradi e un vento gentile, ma frizzante.
Mi accorgo subito che la BT Storm Windtop ha una vestibilità funzionale per una corsa efficace e rilassata insieme. Il tessuto stretch, morbido, accompagna bene il movimento e consente una buona traspirazione, lungo tutti i fianchi, dove c’è una tasca ampia.
La zona che protegge collo, tronco, braccia, spalle e scapole è rivestita da tessuto antivento all’esterno e Breath Thermo nei punti giusti all’interno.
E’ la prima volta che provo questo filato brevettato da Mizuno, che cattura il vapore acqueo che lascia il corpo e glielo restituisce. Non so come faccia, ma letteralmente genera calore naturale.
Il risultato è che mi sono divertito un sacco a lasciami andare giù in discesa mentre l’aria della sera mi accarezzava il viso e il resto del corpo rimaneva al calduccio.
Anche le mani sono protette: la soluzione dell’asola all’altezza dei polsi che accoglie i pollici protegge le nocche dal vento freddo, senza necessità dei guanti, che a me non piacciono molto quando corro.
Mi fermo sul ciglio della strada. La mia maglia ha lo stesso colore arancio del tramonto. Il sole va a dormire, le vigne si stanno riposando dopo la vendemmia e io corro qui.
Poi riparto: prossima tappa una tazza di tè fumante. O di vin brûlé.
Buon inverno!
Alberto
(@per4piedi)