Secondo giorno di #MakeItBright.
La staffetta, partita ieri da Caerano San Marco, quartier generale di Diadora, è arrivata oggi in piazza Duomo a Milano.
La meta finale, Barcellona, è ancora lontana, ma la strada scorre liscia, anche sotto la pioggia. E #MakeItBright si sta rivelando un’avventura di sport, incontri, condivisione e scoperte.
Primo a partire con la scatola di scarpe in mano è stato ancora Giacomo, il runner che aveva chiuso la giornata di ieri. Letteralmente una corsa dal tramonto all’alba la sua. Il testimone è passato poi a Veronica. Il rapporto tra Veronica e la corsa è nato… dopo la nascita del suo primogenito, e da allora Veronica non ha mai smesso di correre. Una passione che è cresciuta insieme a suo figlio. E durante la sua lunga parte di staffetta (30 km) la mamma runner ha anche incrociato un amico che si stava allenando.
La strada dice che correre con qualcuno, condividere uno spicchio del percorso che si apre davanti, permetta di viaggiare più a lungo. E di arrivare al traguardo con un sorriso di gioia stampato in mezzo alla fatica.
Valeria ha consegnato la scatola al Team Diadora, composto dai collaboratori dell’azienda italiana. La corsa verso Milano è proseguita poi con le mani e sui piedi rapidi di Yeman Crippa, 19 anni, due volte campione europeo di Cross. L’azzurro, sorridente e dalla falcata leggera, è considerato il miglior atleta italiano tra i fondisti under 20.
Gli ultimi frazionisti di giornata sono stati l’oro olimpico della Maratona di Seul Gelindo Bordin e la giovane musicista Joan Thiele.
Milano li ha accolti con la sua tipica pioggia invernale da città cosmopolita.
A guardare le loro storie Joan e Gelindo formano una coppia di runner inaspettata, di quelle che sorprendono e che svelano quanto contagioso sia il mondo della corsa rilassata.
Dovrei definire Bordin “ex campione olimpico”, espressione corretta da un punto di vista della cronaca. Però, un oro olimpico brilla per sempre, quindi per me Gelindo non sarà mai “ex”.
Il secondo giorno di #MakeItBright ha portato le scarpe destinate a Barcellona a 323 chilometri dallo stabilimento dove sono nate.
E domani, la staffetta riparte verso il confine con la Francia.
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Ciao!
Alberto
(@per4piedi)