Albino e Roccia: solo voglia di correre. Anca massa.

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Durante le sue 60 Maratone in 60 giorni su tapis roulant, Daniele Cesconetto sta incontrando molti compagni di viaggio. Joy Club 6060 è una prova di resistenza totale, che si propone di stabilire il nuovo Guinness dei Primati di Maratone consecutive su tapis roulant. Quello che più interessa a Cesconetto, tuttavia, è raccogliere fondi per la Via di Natale, associazione che assiste i pazienti del Centro di Riferimento Oncologico di Aviano (Pordenone) e i loro familiari. Accanto al tapis utilizzato da Cesconetto, ex azzurro nella specialità dei 100 chilometri, ne è stato affiancato un altro, a disposizione di chiunque lo voglia accompagnare. E tra i compagni di viaggio, Cesconetto, che correrà fino all’8 marzo, ha avuto due corridori di lungo corso, che dimostrano come la passione possa riuscire ad abbattere i limiti più scontati. 


Nel caso specifico: per correre ci vuole un paio di gambe integre. Albino Dotto è un infermiere in pensione di 66 anni con all’attivo 52 Maratone. Sulla strada lungo la laguna di Venezia, Dotto si è guadagnato l’accesso al “club dei leoni”, riservato a coloro che hanno portato a termine tutte le 31 edizioni della Venice Marathon, dalla prima nel 1986. Da quattro anni, Dotto corre con una protesi all’anca destra:“A maggio prossimo dovrò farmi operare anche alla sinistra, perché non posso più aspettare. E voglio ritornare a correre immediatamente, perché ci tengo troppo a correre ancora a Venezia. Siamo solo in 11 al mondo ad aver corso tutte le edizioni: non posso uscire dal club – ride – una volta la correvo in poco più di 3 ore, ora la finisco in 5, ma che importa?”. Di protesi alle anche ne ha già due Antonio “Roccia” Cenedese, che va per i 65 anni, organizza marce non competitive nel trevigiano (come la frequentatissima Marcia dei Castelli, a Susegana) e si è dovuto sottoporre al primo intervento di protesi nel 2009. “Roccia” Cenedese ha completato 6 volte il Passatore e 60 la Maratona, numero ben augurante per Cesconetto. “E’ la passione che ci fa continuare. Se stessimo fermi sarebbe peggio!”, dicono i due maratoneti trevigiani. 
La volontà è tutto!

Alberto

(@per4piedi)

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