Mi arriva una email al blog.
“Alberto, vorrei iniziare a correre, mi hai convinto che è una bella cosa. Cosa devo fare per prima cosa? Quali scarpe e orologio mi consigli di acquistare?”
Dunque, la corsa e lo shopping non sono proprio la stessa cosa. Però ho trovato la domanda interessante. La corsa mi ha insegnato che è più utile togliere che aggiungere. Dunque, bisogna tornare agli inizi. E ho girato la domanda al mio amico Daniele Cesconetto, che detiene il record del mondo di Maratone corse su tapis roulant: 62 in 62 giorni consecutivi.
“Ma vi ricordate il primo giorno che siete andati a correre? Io sì. Pensandoci bene, la prima volta mi è stato ordinato. E senza neppure tanti giri di parole o frivolezze varie. Eravamo alla Scuola Allievi Carabinieri di Fossano e insieme a tutti gli altri componenti del mio plotone si girava intorno alla piazza d’armi, ossia un gran piazzale asfaltato. Tuta di ordinanza, maglietta di cotone con tanto di fiamma ardente e scarpe ginniche in dotazione, che non le avrebbe indossate neppure Abele Bikila da tanto scomode erano. E via si correeee. E guai a farsi vedere stanchi, altrimenti flessioni. Praticamente di male in peggio … a quei tempi. Poi però acqua sotto i ponti ne è passata e nessuno mi ha più ordinato di correre. Credo che chi vuole iniziare debba chiedersi:“Ma perché voglio andare a correre?” Ecco. Trova una motivazione, uno scopo, un obiettivo che ti permetta di fare fatica e divertirti allo stesso tempo. Solo così è l’inizio di una meravigliosa avventura. A cosa devi stare attento? All’orologio. Se usato in malo modo è un cattivo compagno di viaggio. Un consiglio? Lascialo a casa, non ne hai bisogno.”
Ciao,
Alberto
(@per4piedi)