In qualche modo, venendo a patti con quella parte di corpo che inizia dal ginocchio e termina nella caviglia sinistra, con molta umiltà e una determinazione che non pensavo di avere (o di essere?), ho rispettato il mio corpo e difeso il sorriso.

Grazie al pensionato di Asti che mi ha dato buoni consigli, alla coppia Roma – Bari che mi ha fatto ridere e a Cuan che accompagnava suo padre Vincente.
E grazie a chi mi ha aspettato sulla linea del traguardo, con un sorriso da favola: e questo per me vale più di ogni medaglia! (E poi mi ha scattato questa foto e poi ha scoperto di aver realizzato il pb).
È la Maratona che è andata peggio per il tempo nell’orologio (in cielo, in Spagna dell’Est è estate) è quella che ricorderò con più affetto per umanità e gentilezza.
#4piedi #MakeItBright #foreverfinisher
Alberto