Paolo Lugiato, la corsa è il mio benessere.

Paolo Lugiato, manager runner.

Ho conosciuto Paolo Lugiato sui campi della pallavolo. Di corsa, anche se non quella a piedi, anche in quella circostanza. Ci si incrociava lungo la Busto Arsizio-Conegliano, strada che per anni ha unito il derby d’Italia del volley in rosa.

Lui era direttore generale della Uyba nella stagione 2015-16 e io raccontavo le vicende della formazione gialloblù.

Persona schietta, sempre pronta al confronto, ed a lui mi lega la passione per la corsa, quella a piedi questa volta.

In una chiacchierata a bordo campo, mi ha sorpreso con la sua conoscenza profonda del running, il desiderio di approfondire con me quello che per molti è un momento di svago e che, con dedizione, nel corso degli anni, diventa un piacere che ci permettere di vivere con emozione la natura.

Correre è la spinta che aiuta a superare i nostri limiti, soprattutto per chi, come Paolo, la giornata non sembra avere 24 ore, e ogni minuto sembra possedere i contorni di una scoperta.

Lugiato, laureato in Economia Aziendale alla Bocconi con master in Business Administration negli Stati Uniti all’Università di Harvard, ha preso parte più volte alla Deejay Ten, la corsa organizzata da Radio Deejay.

E’ uno dei manager più apprezzati dell’economia italiana, oltre ad essere il dirigente sportivo ad avere costruito, insieme al presidente Giuseppe Pirola, le fortune del nuovo ciclo della Uyba in Italia e in Europa.

“Oltre i 10 km non mi sono mai spinto, anche se mi piace molto correre. Non per una questione di competizione – racconta Paolo Lugiato – anche perché se corri per vincere alla mia età occorre un altro genere di preparazione, più di tipo agonistica che amatoriale. Tra l’altro, non avendo tanto tempo, quello che ho a disposizione è tutto per la mia famiglia. Correre per una competizione vuol dire lavorare su se stessi da un punto di vista, intanto, mentale, poi dell’alimentazione e sviluppare una tabella di allenamento in palestra che possa permettere di arrivare alla competizione nella migliore condizione psico-fisica. Nel mio caso, ho sempre preferito il piacere della corsa, dell’attività fisica e del movimento perché, tra i numerosi benefici, migliora l’apparato cardio-vascolare. Poi correre all’aria aperta non ha costi, si vive la natura, il sole, se siamo fortunati e troviamo la giornata giusta e se dovesse piovere il k-way è il miglior compagno di allenamento”.

Di Paolo Lugiato mi ha incuriosito soprattutto il sapersi adattare anche alla Deejay Ten con la capacità motoria e di fiato di un esperto corridore. “La mia partecipazione alla Deejay Ten – aggiunge Lugiato – è stata voluta. Un modo per stare in mezzo a tanti amici e vivere il momento di aggregazione migliore condividendo la passione della corsa con altri ‘atleti’, anche in là con gli anni. Poi per gente come noi che della corsa abbiamo fatto il nostro must ai tempi dell’università, una tuta e un paio di scarpette da corsa ci aiutano a vivere meglio la nostra quotidianità, lontani chiaramente dai nostri impegni istituzionali dove il dress code è doveroso”.

Una bella testimonianza, quella di Paolo, manager e runner, che ha capito l’importanza dell’attività fisica e della corsa nelle nostre giornate, per superare la frenesia e guadagnare il traguardo dell’armonia tra serenità e normalità.

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