Come quando fuori piove (1.000 km).

Come quando fuori piove e tu in casa ti annoi un po’. Magari lanci verso il soffitto una pallina di gomma bianca con striature colorate, la osservi rotolare salendo, l’attimo che resta sospesa a metà di qualcosa, e poi scende. Come quando fuori piove e, anni dopo, il primo giorno di primavera esci a correre….

Il Fenomeno.

Quando decidi di andare a correre cerchi te stesso. Vorresti avere tutto lo spazio e il tempo per te. E’ un’isolamento positivo, un atto di sano egoismo che pretende qualche tua ora per ridarti quel tempo moltiplicato per mille, pieno di ossigeno, energia, vitalità. Credo che accada anche quando vai a correre con qualcuno accanto. E…

Ricorderò solo questo.

  Tecnicamente la corsa è mettere un piede davanti all’altro, con un ritmo ed una frequenza più rapidi rispetto al semplice camminare. Dopo 25 giorni dall’infortunio, dopo il dolore che mi è sembrato un messaggio e la scoperta di un osso che si chiama cuboide, dopo l’andatura incerta e zoppicante, dopo un’eco strana tra cuore…

… e c’è un vento spettacolare qui fuori.

qui Andrea: Oggi ho corso e mancano 32 chilometri per la quota 2.000 km percorsi. Sarà una soddisfazione arrivarci, ma dopo la doccia sarà un altro tassello da mettere all’interno di un puzzle che non so quanto sia grande. Corro per mio nonno, che mi manca ogni giorno, anche se lo sento qui con me…