Poi ti ritrovi in piena notte a riflettere sul fatto che durante il giorno hai visitato un sito produttivo e che un litro di acqua racchiude lavoro, volontà di precisione e appartenenza al proprio territorio.
Il territorio è la Carnia, una delle tante sfumature del Friuli Venezia Giulia, l’impianto produttivo è a Forni Avoltri, il prodotto è una bottiglia di acqua Goccia di Carnia.
L’acqua è fondamentale. Alcune volte vitale. L’ho pensato spesso. Un pensiero generoso, che abbraccia tutto il mondo.
Quando finisco un allenamento del mondo me ne importa poco, voglio soltanto bere. Corpo e mente ne hanno bisogno. In quel momento l’acqua è vitale, per me. Il mondo può aspettare.
Veder nascere una bottiglia d’acqua è assistere ad un viaggio tridimensionale. Una bottiglia in PET nasce da un piccolo cilindro che in pochi secondi si evolve e assume la forma di… bottiglia. Anche nella meccanica il primo passo contiene già tutto il resto.

C’è una velocità incredibile e una precisione maniacale. E mentre osservo il ciclo produttivo, noto che ha molti punti in comune con l’allenamento nella corsa.
La catena produttiva sembra un labirinto. In realtà è un corpo unico.
Ogni bullone si muove insieme per uno scopo preciso e certo. Si muove veloce, senza indecisioni. Il corpo di un corridore deve fare lo stesso. Altrimenti il movimento è impossibile. E’ volontà di precisione e i passi che toccano terra sono parentesi tra un metro e l’altro.

L’impianto produttivo, quando sente che qualcosa non va lungo il proprio tortuoso meccanismo, che ne so una bottiglia non è tappata bene, reagisce. Rallenta, consente che gli automatismi entrino in circolo, decide addirittura di fermarsi. Sistema le cose e poi riparte.
Il corpo rallenta inesorabilmente quando il ritmo tenuto non è alla portata della capacità di sopportazione. A volte l’istinto ti fa rallentare, a volte è meglio fermarsi e riposare.
Anche il riposo fa parte dell’allenamento. Fa acquisire consapevolezza, prima leva per alzare i propri limiti. E poi ripartire, verso quello che è lo scopo finale. E’ un corpo unico che scorre verso un traguardo.

L’acqua ha molto da insegnare.
Ciao Alberto (Twitter @AlbertoRosa22 e @per4piedi)